Occuparsi periodicamente della pulizia degli stampi è essenziale per garantire la produzione di manufatti stampati omogenei ed uniformi. Rimandare questo processo, infatti, può inficiare lentamente la qualità dell’output e portare a piccoli difetti e usure che, pian piano, risulteranno sempre più evidenti se non gestiti.
Per questo motivo è importante programmare in anticipo tempistiche e modalità di pulizia degli stampi, in modo da garantire sempre uniformità e precisi standard qualitativi.
Ma come assicurare una pulizia uniforme degli stampi senza impiegare eccessivo tempo e risorse?
In passato il metodo più utilizzato per la pulizia degli stampi era sicuramente la pulizia manuale. Come si può facilmente intuire questa tecnica comportava un grande dispendio di risorse e di tempo, oltre al fatto che non assicura al 100% la pulizia del prodotto.
A parte la pulizia manuale, altre due principali tecniche venivano spesso impiegate per rimuovere i residui dagli stampi:
- Utilizzo di tele abrasive a grane fini, che comportano un notevole dispendio di tempo ed energie; senza considerare la grande difficoltà di questa tecnica nel raggiungere superfici interne o nel pulire parti con dimensioni ridotte.
- Impiego di prodotti chimici acidi, che spesso corrodono lo stampo trattato e, inoltre, generano il problema dello smaltimento dei residui chimici tossici ed inquinanti (procedimento pericoloso e sicuramente non economico).
Con l’arrivo di nuove tecnologie e il bisogno di lavorazioni sempre più precise sono nate, quindi, nuove tecniche.
Prima fra tutte la pulizia degli stampi tramite pallinatura.
Al contrario delle classiche lavorazioni, infatti, la sabbiatura permette di pulire gli stampi in modo decisamente più rapido, mantenendo i costi e – soprattutto – assicurando una pulizia omogenea e sicura.
Come funziona la pulizia degli stampi tramite pallinatura?
L’aspetto principale da tenere in considerazione prima di effettuare qualsiasi operazione su uno stampo è evitare di apportare alcun tipo di modifica allo stesso. Infatti, è importante che lo stampo mantenga la sua forma originale per salvaguardare l’uniformità dei pezzi prodotti.
La pallinatura assicura proprio questo.
Grazie all’impiego di materiali resistenti ma delicati, proiettati ad altissima velocità, lo stampo torna come nuovo, nel suo stato di pulizia originale.
La pallinatura non rischia di rovinare lo stampo?
Assolutamente no. A seconda del materiale con cui è realizzato lo stampo e della tipologia di residuo da rimuovere, infatti, viene scelto il materiale con cui sparare il getto e la potenza dello stesso.
Dalle microsfere di vetro, fino a granuli plastici melaminici ureici: i materiali disponibili sono tantissimi e ognuno di essi è indicato per specifiche lavorazioni.
Combinando, quindi, il tipo di materiale con la precisione e la velocità del getto è possibile ottenere un risultato professionale e completamente sicuro.
Così, qualunque sia il tipo di residuo da rimuovere, è possibile eseguire la pulizia in modo impeccabile, senza rovinare lo stampo e riducendo i tempi di lavorazione.