Preparazione delle superfici per lavorazioni d’eccellenza
Il mondo del carbonio e dei compositi: versatilità e resistenza
L’utilizzo di materiali compositi ha ottenuto sempre più seguito negli ultimi anni. Grazie alle loro spiccate proprietà, all’elevata resistenza e alla versatilità, questi materiali sono sempre più spesso impiegati negli ambiti dell’ingegneria di precisione.
I compositi, infatti, permettono di creare componenti estremamente leggeri e dalle elevate prestazioni meccaniche, fattore che ha incentivato il loro utilizzo soprattutto in campo aeronautico, aerospaziale e dell’automotive.
La realizzazione di manufatti di precisione tramite compositi, però, richiede una serie di particolari attenzioni. La fase di assemblaggio, infatti, prevede che le parti di carbonio vengano unite tra loro tramite particolari colle, che non possono essere applicate se la superficie non viene preventivamente trattata. Non è possibile, infatti, stendere liquidi (come colle o vernici) sulla superficie originale dei compositi.
Per ovviare a questo problema, quindi, è necessario preparare il materiale con un processo definito “attivazione superficiale”.
L’attivazione superficiale sul carbonio e sui compositi in generale
Stendere vernici, incollare componenti aggiuntivi o depositare rivestimenti sul carbonio o altri compositi richiede un pretrattamento superficiale del manufatto definito attivazione superficiale.
L’attivazione superficiale può essere eseguita secondo diverse modalità.
In passato l’alternativa più comune era sicuramente la preparazione manuale della superficie, secondo cui un addetto era incaricato di trattare il componente tramite l’utilizzo di carta abrasiva (metodologia scotch brite).
Come è facile intuire, questa metodologia pone l’azienda davanti a diverse criticità.
In primo luogo i tempi di lavorazione manuale sono estremamente lunghi. Secondo, il successo della lavorazione dipende in maniera importante dalle capacità dell’addetto (che deve sempre garantire una buona manualità durante tutto il ciclo produttivo). Infine, il trattamento superficiale manuale risulta particolarmente difficile se il componente da trattare presenta superfici complesse (sottosquadri o dettagli di precisione).
Per sopperire a questo problema, Norblast ha investito nella progettazione di impianti di attivazione superficiale all’avanguardia, che permettono di trattare la superficie dei compositi in maniera minuziosa ed attenta.
Tramite i macchinari per l’attivazione superficiale Norblast, infatti, è possibile:
- Ridurre dal 20 al 50% i tempi di lavorazione per singolo componente;
- Raggiungere qualsiasi tipo di superficie, indipendentemente dalla forma del materiale, sottosquadri, culle o insenature senza rischiare di rovinare il manufatto;
- Garantire l’uniformità dei pezzi prodotti: il primo pezzo lavorato presenta sempre le stesse caratteristiche dell’ultimo;
- Diminuire drasticamente gli errori di produzione e il numero di pezzi rovinati;
- Ridurre la dipendenza dall’operatore: essendo eseguito da una macchina, la lavorazione non dipende dalle capacità di un singolo individuo. In questo modo è possibile per l’azienda garantire sempre una capacità produttiva costante.
Processi di attivazione superficiale: l’eccellenza Norblast per le lavorazioni di precisione
Norblast lavora da anni nel campo della sabbiatura e dell’attivazione superficiale per il carbonio e compositi in generale e, nel corso degli anni, ha sviluppato un importante know-how che le ha permesso di lavorare con grandi multinazionali nel campo dell’automotive e del mondo racing.
Le macchine sviluppate da Norblast, infatti, garantiscono un livello di precisione estremamente elevato, che consentono di eseguire lavorazioni eccellenti, sicure ed estremamente veloci.
Questo grado di precisione è dovuto alla continua ricerca di Norblast nell’ambito della sabbiatura e del trattamento superficiale.
Grazie ad un importante laboratorio di Ricerca & Sviluppo e ad uno staff tecnico consolidato da anni di esperienza, infatti, Norblast individua la graniglia più indicata per ciascuna lavorazione ed il miglior impianto in funzione della produttività richiesta, migliorando la resa finale e ottimizzando la necessità di ricambi e fermo macchina.
Innovazione e ricerca in Norblast
Infine, un ulteriore aspetto che caratterizza i macchinari Norblast riguarda la programmazione delle macchine offline.
Grazie alla continua ricerca e allo sviluppo dei macchinari e al crescente impiego di robot antropomorfi al loro interno, infatti, Norblast ha reso possibile compilare il part-program della lavorazione superficiale operando da remoto.
Questo aspetto è estremamente importante, perché permette di eseguire la programmazione ovunque e in qualsiasi momento, senza interrompere la lavorazione del lotto in produzione e riducendo così i tempi di fermo macchina.
Test in laboratorio, ricerca e innovazione sono sempre al centro di qualsiasi lavorazione per Norblast, che investe continuamente in R&D per ottimizzare i processi produttivi ed efficientare le lavorazioni dei propri clienti.